lunedì 4 maggio 2009

Video camere per l'azione



Andare in bici, nella norma, è un'azione sociale. Si fa un salto di due metri e se non c'è nessuno che ti guarda, non vale. Per celebrare (o autocelebrare) la propria grandezza atletica, bisogna raccogliere testimonianza dell'evento. Nessuna prova, nessun valore aggiunto (della personalità). Gli amici poi si dimenticano del drop plurimetrico che abbiamo fatto quella volta, le memorie digitali, no. Basandosi su questo semplice assunto, è nata un'industria dell'intrattenimento amatoriale. Fotocamere o videocamere, o tutte e due assieme che permettono di immortalare per i posteri le nostre dimenticabili gesta. Due i modelli più conosociuti, di cui Il primo, che mi risulti, è stato Vio Sport. Un piccolo occhio connesso via cavo al motore digitale. Qualità professionale e prezzo anche. La lente viene fissata sul casco e l'hardware viene sistemato fuori dall'azione così da evitare problemi d'ingombro.
Dal prezzo molto più basso è Go-Pro. In questo caso il punto di forza è un costo alla portata di tutti legato a dimensioni ridotte (anche se non a livello Vio Sport). Vorrei dire che è il più venduto, vorrei dirlo ma sarebbe solo una mia supposizione per cui non lo dico (ma lo penso). 5 mega pixels nell'ultima versione e un'ottima risoluzione. Nel loro sito dichiarano che è possibile riprendere 56 minuti in alta definizione oppure in versione foto ogni due secondi. Questo è un nuovo segmento di mercato che grazie alla necessità di condividere la propria grandezza atletica (e conseguemente dare un segno di vita alla propria auto-stima) rende questi prodotti in grande ascesa. Se tanto mi dà tanto, tutte le grande aziende nel giro di due/tre anni ne avranno una in catalogo. Per il momento queste due ed adesso andate pure a documentare le vostre performance (ciclistiche, ok?).

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