mercoledì 29 aprile 2009

..vado a vedere Ibis

Contributo di Davide Bonandrini

Ieri ho letto su Orme le sensazioni tarantoliane sulla Ibis Mojo SL.
A me questa bici piace. Ma amo ancora di più il marchio. Perchè è il marchio che ha dato il là a DSB. Era il 1993 credo, ho mandato un fax a Scott Nicol dicendogli che volevo vendere Ibis in Italia. Ai tempi io ero "responsabile del credito" (quello che chiede i soldi a chi non paga.....) in Cartiere Pigna. Non mi manda a stendere, anzi. Tre, due, uno... decido parto per Sebastopool e vado a vedere Ibis e poi con loro in macchina andiamo a Mammouth Lake per vedre il team Ibis XC e la mitica Kamikaze.

Non avevo mai viaggiato per il mondo. A Heathrow mi sentivo fuori dal mondo: un aeroporto dove devi prendere il pulman per muoverti al suo interno. Idem Los Angeles. Arrivo a San Francisco prendo un pulman per Orange County e, liberi di non crederlo, l'appuntamento era in un piazzale di un supermercato alle 10 di sera. Ancora oggi mi vengo in mente, seduto sul mio trolley che mi chiedevo: ma arriverà mai ??' "Che cazzo ci faccio qui ????" Sono stato a dormire a casa sua, una casa (per me bellissima) in mezzo alla natura, nel senso che davvero eravamo in mezzo ad un bosco con i rami degli alberi sopra il tetto e che entravano quasi in casa. Qui ho incontrato Skusc, il suo gatto: aveva 17 anni. E' anche il nome che poi anni dopo ho dato al mio gatto.


Ibis ai tempi era vera artigianalità ma zero capacità di fare business. Producevano meno di 1000 telai ed erano in 10 a lavorarci. Il destino era segnato, bastava estrarre la calcolatrice da una tasca (neanche le risorse che negli anni successivi Vittoria mise salvarono Ibis dal fallimento). Ma ai tempi anche io ero un innamorato e quando sei innamorato non ti accorgi mai di nulla.
Parto con Scott ed un suo amico su una di quelle familiari americane lunga 6 metri. 600km di strada in macchina con due che per tutto il viaggio continuavano a scoreggiare, poi aprivano i vetri e mi dicevano: "sorry". Affanculo pensavo.

A Mammouth sono ospite del team. Un appartamento 8 posti letto: eravamo in 25. Io dormivo in cucina sotto il tavolo. Nel Frigo tutto quello che c'era dentro aveva i pos-it con i nomi dei proprietari del cibo. Mi ricordo la prima telefonata a casa (ai tempi magari non lo ricordiamo ma i cellulari non esistevano): piangevo e dicevo ma che cosa ci sono venuto a fare qui... Poi mi sono piano piano abituato.
Esisteva un'area espositiva che ai tempi rivaleggiva con le fiere di settore. Potevi veramente vedere i marchi cult come Fat Chance, Ringlè, Grafton, Yeti (la Yeti di Parker)... l'anodizzato e il CNC comandavano nel mercato. Pensare ad una bici tutta Shimano o Suntour era da "sfigati". Qui mi imbatto in una sella in Kevlar Blue. Amore a prima vista. Gli chiedo se ha qualcuno che la vende in Italia. Jerome mi risponde di no e che sarebbe felice di avere qualcuno dato che lui è di origni italiane, infatti si chiama Mezzasalma. Poi vedo Speedplay, e anche loro mi danno fiducia.

Avrei mille aneddoti su questo viaggio per me veramente alla "scoperta del mondo".
Con un rammarico, Ibis non ha mai volato con me.

7 commenti:

  1. Grande post Davide i miei complimenti! .... che tempi!

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  2. Davide facci vedere le foto di quella Kamikaze e dell'area espositiva...

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  3. Fa piacere vedere che anche il più "grande commerciante" (Davide concedi il termine) di MTB in Italia ha "un'anima" ;-) e che infondo è un appassionato come noi

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  4. è un bel pezzo. interessante e con un bel ritmo. e si vede che davide ama la bici.

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  5. Rimpiango la Pigna solo per una cosa: pedalavo 8000 km all'anno.
    Lo scorso anno 500km. Nulla.
    Sono entrato nel settore per amore della mountain e ora non ci vado quasi mai.
    Ma è come non trombare (scusate il paragone). Non lo fai, ma la f@@a continua a piacerti, anzi di più.

    Davide

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  6. "Andare in bici è come non trombare . Non lo fai quasi mai, ma la f@@a continua a piacerti, anzi di più". Dixit Bonandrini 29.4.09

    Posso citarti? Questa entra nella mia raccolta delle citazioni

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  7. Ottimo racconto, e a vedere adesso ottima scelta di lavoro!!!

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