giovedì 30 aprile 2009

Sinister Bikes ma in realtà Frank the Welder.

(Image courtesy of sinisterbikes.com).
Di Sinister scrivo non tanto per i prodotti - una gamma solida e senza fronzoli - ma perchè ne fa parte Frank the Welder (o per gli acronym-oriented FTW e non, mi raccomando, WTF che significa what the fuck, ok?). La domanda è: chi era Frank the Welder? Lo conosco per un semplice motivo che, visto che chiedete, sarebbe questo. La mia prima mountain bike la compero nel 1989, il primo giro lo faccio con un gruppo legato al negozio Scavezzon. Era un piccolo manipolo di early adopter, con telai tipo SlingShot Boomtube, Boulder Biycles (una delle prime full) ed una stupendissima Yeti Ultimate con pedivelle Bullsey bianche, che anche a distanza di 20 anni mi provocano un attacco di salivazione accentuata. Dicevo? Questa Yeti aveva un attacco manubrio giallo della Answer? della Easton? della Yeti? Non ricordo. Era giallo, di questo sono certo ed oltre al marchio, portava l'acronimo FTW (e non WTF, mi raccomando again). Il mondo poi si evoluto, John Parker ha lasciato la Yeti e Frank the Welder ha seguito altre strade. L'ultima delle quali lo porta a Sinister. Da tutto ciò deduco che questo post ha più a che fare con Amarcord di Fellini che con i telai in alluminio. Ma sono giorni che faccio 40 km al giorno sotto l'acqua, qui nel nord est che produce(va) e questo passa il convento. Amen.

3 commenti:

  1. WTF forever! A-TAC by Answer suppongo l'attacco manubrio a cui ti riferisci

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  2. answer, si, pensandoci bene era answer l'attacco manubrio giallo a-tac. inizio anni ottanta...

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