lunedì 12 aprile 2010

Evanescente

Le tengo lì. Come una spugna vorrei trattenere in me le visioni della giornata, la luce tagliente del tramonto, quel prato diviso a metà dal sentiero. E poi il cinguettio degli uccelli che accompagna il lento rotolare dei tasselli sulla salita, il vento che muove la lunga erba spumosa. E' ancora tutto palpitante, come la mia fronte che batte sul casco, come i polpastrelli che premono sulle manopole. Immagini e sensazioni. Tengo tutto lì stretto convinto di portalo con me. Ruoto la bicicletta, tolgo le ruote e la ripongo nel portabagagli. Tutto si spegne; d'improvviso non riesco a trattenere in me quelle visioni che defluiscono dalla mie mani come l'acqua corre via da un colino. Rimane solo un'evanescente sensazione che è già desiderio di tornare.

9 commenti:

  1. ..bellissima immagine, bikers visti come mostri tritatutto da un povero scarabeo che attraversa la strada, spero tu l'abbia portato in salvo!;-)

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  2. beh però quando si viene a "casa nostra" si potrebbe invitare!

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  3. Giornata memorabile, compagnia fantastica! Grazie a Tarantola, Fausto, Savana, Boic e il Conte.

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  4. Giornata piena di emozioni, dai sentieri al cervo (la trattoria)

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  5. beh allora? giovedì viene dopo mercoledì e prima di venerdì e allora?!

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  6. ravioli alle erbe e cervo in umido offerti per Uz

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  7. Bravo Tara. Scrivi sempre meglio... :)

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  8. ma non lavora piu' nessuno che diamine..........bel giro

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