lunedì 8 febbraio 2010

Declino e disillusione della bicicletta artigianale italiana?

Quale è uno dei paesi che ha la miglior tradizione telaistica artigianale se non l'Italia? Quale è uno dei paesi a cui i migliori artigiani internazionali della bicicletta si ispirano e dove idealmente ambientano le loro realizzazioni con nomi che fanno tanto penisola, caffè e spaghetti? Inutile negarlo. L'Italia aveva una cultura dell'artigianato della bicicletta che nessun altro paese aveva. Aveva e ora pare avere dimenticato. Mentre dall'altra parte dell'oceano stiamo assistendo ad una rinascita neoclassica della congiunzione saldobrasata, ad una rivalutazione della bicicletta di alta gamma come un prodotto su misura come può essere un abito sartoriale, in Italia non ve ne è quasi più traccia. Gli americani sognano la strada tra le colline toscane al sole percorsa con una bicicletta artigianale italiana, non possono ricostruire le colline toscane ma invece la bicicletta se la fanno e bene attingendo anche dalla nostra tradizione. Invece in Italia se un appassionato di biciclette artigianali vuole sognare, ha ben poco spazio di azione e prima o poi sconfina nel mondo del NAHBS e dei costruttori artigianali nord americani che ad oggi sono la realtà più attiva, energica e felicemente motivata. Gli artigiani americani costruiscono una bicicletta con chiara ispirazione europea se non italiana, e in Italia che di artigiani veri artisti della bicicletta ce ne erano in abbondanza nei decenni scorsi manca quasi totalmente questo concetto di artigianato sartoriale? Perchè? Perchè non c'è mercato? O perchè non ci si crede più, e come succede in altri settori la vera cultura del manufatto artigianale italiano, anzi diciamo pur artistico, non è più considerato credibile e viene quasi scippato da un internazionalità che ne fa un prodotto d'elite straniero con ispirazione nostalgica di un Italia che non c'è più....
Pur custodendo amorevolmente i pochi maestri dell'artigianato italiano sopravissuti, rivorremmo il trionfo degli artigiani italiani della bicicletta e la loro felice attività che li ha resi assoluti protagonisti negli anni passati...

20 commenti:

  1. Tutto vero e condivisibile dobbiamo supportare i nostri artigiani ma anche provocarli dagli uno scossone farli uscire dal torpore.
    Io compro sempre più artigianale ed italiano proprio per questo e sogno di vedere presto nascere nuove realtà fatte di ragazzi giovani e fantasiosi.
    Portland è una città piovosa dall'altra parte del Mondo ma è piena di ragazzi che si impegnano e creano oggetti memorabili facciamo il possibile che lo stesso avvenga da noi...

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  2. Condivido in pieno.
    Non so i motivi ma ho delle idee.
    Penso che a volte la nostra esterofilia incida, a volte ci piace esibire oggetti che vengono da lontano piuttosto che andare a prendere lo stesso oggetto dal telaista sottocasa. A volte son + bravi loro a creare il mito anche se di mitico non c'è nulla e a volte noi sonnecchiamo anzichè darci una mossa ne promuovere cose che di storia e di sostanza ne vanno da vendere.
    Forse il tutto lo possiamo racchiudere in un termine, marketing, o forse mi sbaglio.

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  3. Vero, condivisibile.....
    Vogliamo parlare però anche di un fattore prezzo??
    Credo comunque che sia anche vero il fatto che al momento manchi da noi la voglia di "investire" su un prodotto come la bici, in ogni sua "declinazione!...

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  4. Si parliamo di prezzo, il lavoro è un valore e va pagato ed è ora che il lavoro venga valutato per quello che vale (e vale tanto, provate voi a fare la stessa cosa..)

    L'artigianato è e rimane un valore, altrimenti..... buone whistle* a tutti!

    * Sostituite a piacere con Olimpia, Specialized, Mongoose o qualsiasi altra produzione di serie fatta in Cina....

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  5. Si comincia a parlare di prezzo ??????

    Allora non si vuole proprio capire, è il prezzo il fattore importante:
    Un telaio artigianale vale perchè costa 3500 EURO e perchè è super-custom ed è super-custom perchè vale 3500 EURO

    Il lavoro della telaistica (acciaio) italiana è un lavoro artigianale improntato al bello, al personalizzato, all'artistico, all'unico

    Non è per niente paragonabile per performance e per prezzo a produzioni in carbonio asiatiche

    Non è questo il modello di business che si deve perseguire e non è questo il modello che perseguono Vanilla e soci

    Il modello è quello dell'atelier (mangari web) dove il cliente viene vestito, dove il cliente esprime i propri desideri e tutti desideri vengono accontentati.
    E' il punto di incontro one-to-one tra il cliente ed il telaista senza intermediari

    Le bici "artigianali" devono essere care, le aspettative in una bici artigianale deve essere alta, una bici artigianale non deve essere mediocre, come mediocre non deve essere il telaista

    Purtroppo la stampa specializzata non ha più la capacità di distinguere tra un prodotto mass ed un prodotto artigianale, si esprime come se abbiano la stessa finalità con il risultato di non informare correttamente il consumatore

    RIASSUMO:
    Un prodotto mass (esempio carbonio di alto livello) è un prodotto portato al massimo grado di performance, se fossi un racer lo utilizzerei sicuramente

    Un prodotto artigianale (acciao con congiunzioni) è un prodotto che non persegue la performance a tutti i costi, ma predilige gli aspetti di sendibilità e feeling con il ciclista
    Aspetti non facili da capire, che rientrano nella sensibilità personale del ciclista

    Alla prossima

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  6. Allora che siamo siamo esterofili è acclarato, che la stampa non sappia informare il consumatore è palese, che il cicloconsumatore medio italico sia sottoculturato è sotto gli occhi di tutti, ma gli artigiani italiani non sono assolutamente senza colpe di fronte alla loro estinzione:
    -quanti di loro si sanno proporre dignitosamente via web?
    -si son mai messi assieme per organizzare qualcosa, una qualsiasi cosa (mini fiera, blog, rievocazione storica) volta a risvegliare l'interesse verso il loro prodotto?
    -piuttosto quanti hanno svenduto il loro nome marchiando pezzi di carbone orientale?
    -quanti di loro fanno prodotto nuovi, pur nella tradizione (una ciclocross, una 29er in acciao o similia)? è molto più facile facciano semplici repliche dei loro vecchi prodotti che pur apprezzabili non possono smuovere il consumatore più di tanto e di sicuro non lo spingono a riaprire il portafogli per un prodotto che hanno già in cantina a prender polvere o di cui si son liberati per pochi denari
    -pur affermando (a parole) tutti che a loro piace insegnare ai giovani come si comportano quando arriva un giovane che ha voglia di imparare il mestiere? (sapete a chi e cosa mi riferisco)

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  7. PS lo Zio è del mestiere, ha ragionissima sul fattore prezzo. Il problema è far si che il consumatore che può (anzi meglio che VUOLE) spendere 7/8000 euro per una bici non si rivolga ad una race replica ma ad un prodotto tailor made. Un consumatore così però per essere catturato ha bisogno di un vero atelier, e temo che i nostri artigiani non siano in grado di fornirglielo non per la qualità del prodotto, ma per la qualità dell'offerta complessiva prodotto ed immagine

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  8. e se poi ci metti in mezzo le leggi cervellotiche che gestiscono il lavoro, le banche che non ti danno credito e lo spirito imprenditoriale ridotto al lumicino..

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  9. A mio modesto parere il telaio dell'artigiano non è per tutti, perchè prima ancora di averlo tra le mani devi possedere "quell'aurea" che esso stesso possiede.

    Bisogna essere consapevoli che il suo "valore aggiunto" è dato da una serie di fattori "intangibili" e che sono spesso complessi e laboriosi da rendere noti, quindi solo il tempo e la passione possono essere la giusta chiave di lettura per "comprendere o accettare" le regole che girano intorno a questo piccolo mondo.

    Per concludere mi sento anche di dire, "personalmente", che a parità di livello un telaio artigianale è comunque superiore ad un telaio industriale. C'è poi da aggiungere che nelle "Produzioni Industriali" il grande "Marchio" è tale grazie a strategie di comunicazione, di marketing ed a tutte quelle manifestazioni & nomi che creano nell'immaginario collettivo un "parallelo onirico" a cui molti si sentono vici o più semplicemente attratti.
    Tutto questo naturalmente fa alzare i "prezzi" mentre la qualità a volte cala.

    Ciao, Z

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  10. Allora io sono in regola!!!
    Mtb Ferremi
    Bituminosa Pegoretti
    Ambedue acciaiose.....

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  11. Sergio tu sei un giusto!

    Zanna come sempre prezioso, grazie.

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  12. Sergio chi sei ???
    Batti un colpo, un fan del Giorgio (ah no questo era l'armani) è come ritrovarsi in famiglia.

    Giusto Zanna, un acciaio artigianale non è sicuramente per tutti, bisogna anelarlo, studiarlo, volerlo
    Non lo trovi sullo scaffale li pronto che ti guarda
    Devi andare da un artigiano, interrogarlo, sfogliare i suoi ricordi, parlarci, averci un feeling
    Se la scintilla non scocca, esci vai da un altro
    Questa è la magia, è roba da iniziati (però cazzo un o che compra uno scott da 7000 euri non è un iniziato ?) fata di scermaglie, fatta di domande e risposte, proprio per vedere se lui (l'artigiano) è quello giusto, è quello che ti può dare ciò che hai in mente

    Questo è il punto: devi avere qualcosa in mente, non devi essere un lobotomizzato agonista

    BOB lascia perdere le legislazioni, le banche, la madonna, la colpa è anche degli artigiani che non si sono messi nell'ottica di eccellere

    ECCELLERE, con l'acciao si può, con il titanio si può, con il carbonio DUBITO

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  13. qui eccellere sembra legato ad un solo fattore....
    la moneta!!!

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  14. Eccellere senza moneta, difficile
    Poi che con la moneta non si eccella lo stesso è facile
    Si diceva che con le croste di formaggio, si fanno solo le croste di formaggio

    Scusa, rientro nei panni della persona razionale: il discorso parte dal fatto che vengono spesi 7-8000 euro per biciclette mass in carbonio magari reiteratamente

    Visto che oramai ogni appassionato ciclista ha almeno due biciclette quasi mai di levelli troppo distanti, va bene che si comperi una bici performance, ma che come seconda se ne compri una di "fascino"

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  15. mah..son perplesso...

    In tutti i settori "artigianato" quello di oggi,va di pari passo con pezzi unici e tanti soldi,dalle bici,agli accendini ai piatti doccia...l'artigianato è legato all'eccellenza..e l'eccellenza si paga..l'artigianato di un tempo non si chiamava artigiantato,si chiamava sistema economico..perchè le cose si facevano solo in quel modo...la rivoluzione industrialeperò ha cambiato le cose...

    Perchè l'artigianato è sparito dall'Italia?...sono spariti gli artigiani degli anni 50 e quelli degli anni 70 o sono in pensione o hanno chiuso i battenti..ma tanti continuano e tanti ne sono nati....l'Italia ha una storia di costruttori di bici..artigiani,perchè una volta le bici si facevano così..quelli che hanno fatto la storia della bicicletta italiana non centrano niente con gli artigiani che affollano le fiere americane...erano artigiani che costruivano biciclette rifinite,curate,ma essenzialmente mirate alla performance.....esattamente come ora fanno i grandi brand giappo/taiwanesi..ma allora funzionava perchè si faceva solo in quel modo....ma non solo le biciclette..anche le moto,le macchine fotografiche,e le grondaie di casa..

    Se volete farvi costruire una biammortizzata su misura...non ci riuscite neanche negli USA...se invece volete una bicicletta da corsa,una front,una bici da turismo,o una rigida...che sia in alluminio o titanio,carbonio o acciaio...ci riuscite anche in Italia..basta spegnere il computer e girare il paese "l'Italia ha la stessa superfice dello stato del Wyoming"...certo che se volete telai in berillio,con congiunzioni inox,portabottiglie in titanio e così via....allora sfogliate la lista degli espositori del Nahbs..perchè solo li troverete quello che volete..ma quello è una faccia dell'artigianato..

    scandagliate la rete,ma andate anche a cercare officine,portoni arrugginiti.....tranquilli che un qualche strano peronaggio intento a dare sfogo alle vostre idde lo trovate....

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  16. INIZIATIVA N.ro 1 - Catalogo di "Questi strani personaggi"
    Prego asteniamoci per un attimo dai commenti e elenchiamo con le informazioni di raggiungibilità degli stessi e dei loro prodotti di queste persone

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  17. Sono molto d'accordo con quello che dice il Liutaio (non a caso..), gli artigiani di qualche anno fa che erano ovunque in italia e quelli americani sono molto diversi e non paragonabili.
    Come anche in altri campi (la moda) noi abbiamo dei grandi marchi che sono il riferimento nel mondo, però la produzione è affidata ai "terzisti", quelli che fanno per conto di altri e che producono un po' per tutti. E questi sono facilmente sostituibili con altri fornitori, magari asiatici, che costano meno. perchè questi terzisti (che ci sono) non osano proporre delle bici personali, adatte anche ai ciclisti italiani, che alla fine non sono tutti uguali?

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  18. non so....il problema è complesso e articolato...faccio fatica ad immaginare uno Zullo che si organizza un sito/atelier...ma anche un Crisp (molto più giovane del precedente) farebbe, credo,volentieri a meno del suo sito....una volta volevi la bici andavi da chi le costruiva, ora vai al supermercato...o magari te la danno con i bollini del benzinaio. l'artigiano è svilito ma vorrebbe tanto che la gente "cadesse" dolcemente nella propria officina come succedeva una volta, senza dovere cercare di accalappiarsi dei riccastri dal giappone/america/sudafrica tramite un mezzo che di artigianale non ha niente....bisogna a mio modesto parere far crescere la cultura della bici fin da bimbi, lo scrivo ma non ci credo fino in fondo, è un mondo allo sfascio questo....

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  19. certo il problema è molto più ampio e sitemico.
    ha a che fare con la cultura ciclistica, oltre che con la cultura in generale, come dice Mud.
    ma voi ad esempio riuscite a leggere le riviste di bici italiane?
    e l'ambiente delle gare, sia strada che mtb?
    e i forum, dove chiunque si mette a pontificare senza cognizione di causa?
    fortuna che poi c'è Orme, che rimette a posto le cose e fa informazione controcorrente, o anche no.

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  20. ma voi leghereste a un palo una commuter da 3mila euro fatta su misura da un artigano, durante le ore di lavoro? A me piacerebbe tantissimo girare con una bici sola e fatta su misura, ma senza guardia del corpo..(esagerato un pò, eh!:-)...)

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