dall'alto del mio dire senza sapere, potrei spingermi al punto di affermare che questi aussies sono quanto di più vicino alla moda esista nel mondo della bici. come voi sapete, essendo ciclisti, moda and fashion don't mix. voglio dire, da che mondo è mondo, ciclismo = fatica/sudore/imprese/epica/tragedia/disperazione e morte. in other words, la bici non è esattamente sinonimo di fighezza. le maglie con tutte le scale del ral dei ciclisti, le scattarrate sul bordo strada in nome della prestazione. i pantaloncini aderenti con pacco incorporato, il consumatore maturo (=sport da vecchi), la mancanza di coordinazione cromatica. insomma tutte queste cose hanno reso i ciclisti, noi, degli sfigati. per qualche meccanismo inspiegabile quello che era sfigato è diventato spendibile all'interno del delicatissimo mondo della moda. sto dicendo stupidate? potrebbe sembrare, ma io di lavoro faccio il costruttore di marchi. non entro in dettagli su cosa questo significhi, fate conto che spendo tanto tempo ad osservare il mercato, assorto in contemplazione da una torretta in legno nel bosco del cansiglio. insomma voglio dire, questi australiani hanno un forte senso dello stile, che trasmettono attraverso prodotti sensuali e che comunicano in maniera coerente. li trovo interessanti e piuttosto originali e pare di capire che i loro prodotti funzionino bene. prossimo! (Knog è distribuita da bonandrini, fratelli).
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