martedì 9 giugno 2009

Civia bikes






(Images courtesy of Civiacycles.com)
E' una stagione di mezzo, questa. Nel senso atmosferico del termine. Non è nè bello nè brutto, nè caldo nè freddo. E' umido, questo si. Quell'uggioso demotivante che ti lascia incerto sullo svolgersi della giornata. Vado in bici? In posta? Taglio l'erba? O scrivo per Orme? Se siete arrivati fino a qui, avete inteso la scelta odierna. Tutto questo per dire cosa? Che ho passato parte della mattina a leggere blog, per poter assorbire conoscenza, lasciarla sedimentare e trasferirvene poi un concentrato (sarà). Per esempio, Civia.

Per un momento ho pensato fosse una ditta europea. Il momento è passato ed ho letto che sono americani. Si auto-sintetizzano così: passion/respect/sustainability. Hanno due modelli di bici da commuting, che è un modo a-la-page per definire bici che si usano tutti i giorni. Come al solito queste notizie sono strettamente divulgative e non empiriche.



Cioè si parla di un prodotto che si è visto solo in versione digitale. Per tanto dire che vadano bene non lo posso dire, dire che siano interessanti si. Sono mezzi da diporto cittadino/turistico, pensate per essere robuste, pratiche da mantenere (cambio interno) e con il valore aggiunto di uno stile sobrio e raffinato. Accessori come parafanghi e portapacchi in bamboo completano la linea. Ed anche una messanger bag fatta in collaborazione con Ortlieb. Very nice and bye bye.



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