"la si butta dentro in curva a cane e schizza fuori come un siluro" - poi tutti mi fissano e solo dopo qualche istante sorridono e capiscono il perchè del mio linguaggio barbaro.
Istinto. Certo. Un impulso primordiale che libera azioni e comprensioni. Anche le intuizioni più oggettive e scientifiche non possono fare a meno di lui. Brutale e senza peli sulla lingua. Mi affido a lui. E poi solo dopo approdo alle più ragionevoli e meditate caratteristiche da grafico illustrato sull'asse di X e di Y. Che barba. Quei numeri sulle X e sulle Y è come se si autogenerassero nella mia testa durante l'uscita. E poi quando li rivedo su carta nè ho la definitiva prova. Quando ho la possibilità di provare una bicicletta scelgo di essere all'oscuro di tutto, e solo tra sudore e faggi preferisco conoscerla per bene. Così è stato anche per lei. Ariel 3 di Saracen è la prova tangibile di come grazie alla tecnologia oggi abbiamo sempre di più biciclette che salgono con estrema facilità e in discesa sono dei veri giocattolini. E' così che una bici presentata come segmento all-mountain credo invece che abbia qualcosa di più da dire soprattutto quando la si rivolge su pendenze negative. Ariel 3 sulla carta è una trail bike da 140 mm, con sospensione monocross servita da un sistema di bielle CNC. La forcella Fox 32 Float RL con cannotto tapered, cartuccia FIT e perno da 15mm mi ha sorpreso soprattutto per la sua rigidità, oltre che per l'ottimo funzionamento e rappresenta davvero un abbinamento perfetto al telaio. Per renderla invincibile, a mio parere occorre montare un reggisella telescopico e un tendicatena da doppia. Ariel 3 è facile ed istintiva da guidare, precisa e tagliente nelle traiettorie e agilissima. Agile e reattiva allo scatto in maniera disarmante. In salita non avevo dubbi, ma in discesa mi ha davvero elettrizzato. Lasciate che anche il vostro istinto metta le mani su una Ariel.
Nessun commento:
Posta un commento